Dottor Giovanni Brunelli

Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

Brescia e Bergamo

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Associazione del botulino ad altri metodi di ringiovanimento

Associazione del botulino ad altri metodi di ringiovanimento

La tossina botulinica è uno strumento importante nel settore del ringiovanimento faciale, anche in aggiunta a procedimenti chirurgici. La funzione della tossina botulinica è quella di ridurre la contrazione dei muscoli mimici, riducendo o eliminando le rughe.
Le rughe del viso hanno origini diverse e possono essere classificate in statiche, dinamiche, gravitazionali, da pressione, o da associazione di varie cause (miste).
Soprattutto queste ultime non possono essere trattate con un solo metodo, perché i risultati saranno certamente parziali.
Le rughe possono anche essere suddivise in superficiali, medie o profonde; quelle più fini possono essere trattate con peelings superficiali, quelle più profonde necessiteranno di peelings più aggressivi associati a fillers a lunga durata.
Spesso le rughe presentano un aspetto statico ed un aspetto dinamico. Di solito è meglio trattare prima l’aspetto dinamico con la tossina botulinica, perché frequentemente si assiste ad un netto miglioramento dell’inestetismo, che potrebbe non richiedere ulteriori applicazioni, almeno per un certo periodo di tempo.
Spesso le pazienti non sono disposte a sottoporsi a terapia laser o ad interventi di lifting faciali. L’approccio più corretto sarebbe probabilmente quello di iniziare con i peelings, proseguire con la tossina botulinica e terminare poi con i fillers.
La domanda, sempre più frequente, di un trattamento efficace con un rapido ritorno alla vita sociale e minimi segni residui fa sì che, spesso, anche i peelings profondi vengano rifiutati.
Associazione di tossina botulinica con fillers dermici: l’uso concomitante di questi prodotti è adatto a quasi tutti i tipi di rughe miste, e produce risultati più duraturi rispetto al loro uso isolato.
I fillers riassorbibili sono influenzati dal movimento dei muscoli che agiscono nell’area circostante all’infiltrazione; le forze meccaniche derivanti dalla contrazione muscolare rompono le catene proteiche dei fillers, rendendone la metabolizzazione più veloce. La tossina botulinica, paralizzando i muscoli, riduce la contrazione muscolare e ne rallenta il riassorbimento.
Ma anche i fillers possono migliorare i risultati della tossina botulinica: aumentando il volume dermico, essi fanno sì che meno rughe sottili si formino durante la contrazione dei muscoli mimici.
Teoricamente, il ritocco con in fillers andrebbe fatto dopo una quindicina di giorni, quando l’effetto della tossina botulinica possa considerarsi completo; tuttavia, spesso le pazienti richiedono il trattamento associato nella stessa seduta, per risparmiare tempo. In questo caso, è meglio iniziare prima con la tossina botulinica e poi con i fillers.
Tossina botulinica e laser resurfacing: il laser resurfacing ha dimostrato la sua efficacia nel combattere l’invecchiamento cutaneo per mezzo dell’ablazione epidermica, della contrazione delle fibre collagene, della riorganizzazione della matrice dermica e della rigenerazione degli organelli cellulari e dei legami intercellulari. Il miglioramento delle rughe e della cute è impressionante.
Ci sono, comunque, alcune rughe associate al movimento che si ripresentano dopo circa 6-12 mesi. In questi casi è utile associare l’uso di tossina botulinica, quando le rughe iniziano a comparire.
La tossina botulinica si è dimostrata utilissima nel trattamento dell’invecchiamento faciale, sia da sola, sia – soprattutto – in associazione ad altre tecniche di ringiovanimento. L’aspetto vecchieggiante del viso dipende dall’associazione di varie cause e l’uso di una sola tecnica spesso non porta ad un miglioramento evidente, marcato e di lunga durata.
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