Autore: Giovanni Brunelli
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18 novembre 2019
La cellulite è una condizione clinica estremamente frequente nella popolazione femminile caucasica ed è causata da un'associazione di fattori abbastanza varia. In Italia, circa 8 donne su 10 ne sono affette, ma solo una parte ne richiede il trattamento. In realtà, il termine corretto è panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), termine assai poco utilizzato nel linguaggio comune. In generale possiamo direi che influiscono la razza, la familiarità, l'habitus ginoide, lo stile di vita, un'alimentazione non corretta, il fumo, assieme ad altri fattori come la sedentarietà e la stipsi. E' bene e corretto dire che, purtroppo, la cellulite non può - allo stato attuale della conoscenza medica - essere eliminata, ma solo migliorata. Trattandosi di una condizione multifattoriale, viene da sè che la terapia non possa essere unica, ma che si debba agire a diversi livelli. Per alcuni aspetti è la stessa paziente che deve "fare i compiti a casa"... Mangiare correttamente e fare regolarmente esercizio fisico possono già contribuire a migliorare il quadro clinico. La terapia medica si basa sostanzialmente sulla carbossiterapia, sulla mesoterapia e sulla pressoterapia (vedi cellulite). Trattandosi di una condizione cronica, è importante sottoporsi ai trattamenti durante tutto l'anno, e non solo nei mesi che precedono l'estate, quando il tempo rimasto scarseggia. L'alternanza di sedute di carbossiterapia e mesoterapia permette di drenare i liquidi in eccesso, migliorare il microcircolo e l'aspetto della cute a buccia d'arancia.