Peeling acido tricloroacetico TCA
L’acido tricloroacetico (TCA) è un prodotto di sintesi, con spiccatissima attività ossido-riduttiva.
La sua azione avviene attraverso la coagulazione delle proteine cutanee, con forte attività cheratolitica, schiarente e sebostatica. Svolge, inoltre, azione di attivazione dei fibroblasti, che vengono stimolati a produrre nuove fibre collagene ed elastiche.
A seconda della concentrazione utilizzata, il TCA permette di effettuare peelings da molto superficiali fino a profondi.
Le concentrazioni più elevate consentono di correggere difetti causati da photoaging severo, ma in questo caso i rischi di complicanze aumentano. E’, quindi, più conveniente effettuare più sedute distanziate con concentrazioni minori.
Questo peeling provoca la coagulazione delle proteine cutanee, con formazione di un colorito color bianco ghiaccio (detto anche frost) ed una successiva esfoliazione e riepitelizzazione.
Le indicazioni spaziano dal photoaging lieve e moderato fino a quello più grave, al melasma epidermico, all’acne e alla cute seborroica.
Le complicanze sono quelle comuni agli altri peelings e comprendono gravidanza, allattamento, pazienti trattati con isotretinoina nei 12 mesi precedenti, sottoposti a lifting faciale nei tre mesi precedenti, herpes, infezioni cutanee in atto ed i fototipi più scuri.